Misure sanitarie

P.f. invia il tuo sostegno alle misure proposte dal SSM per una migliore protezione del personale RSI e esterno.

    Il sostegno a questa petizione è anonimo


    Testo della petizione

    La situazione di emergenza dettata del diffondersi della pandemia Covid-19 ha toccato anche la RSI e sempre più numerosi sono le collaboratrici ed i collaboratori che si rivolgono al nostro sindacato manifestando le proprie preoccupazioni circa i rischi del contagio e la necessità di ridurre il palinsesto, privilegiando la tutela della salute del personale riducendo i contatti tra collaboratori al minimo indispensabile. Sensibili alle richieste del personale abbiamo indirizzato alla direzione RSI una richiesta in tal senso, che di seguito vi riassumiamo nei punti essenziali.

    Tutti siamo consapevoli di dover rispettare il mandato pubblico anche in caso di crisi o di situazione straordinaria, ma a nostro giudizio lo svolgimento dei nostri compiti non deve diventare il vettore per mettere a contatto più persone in spazi ristretti e dunque a rischio di contagio.

    È opinione nostra e del personale che in situazione straordinaria sia inopportuno continuare a registrare giochi e/o a invitare il pubblico a partecipare in studio mentre, parallelamente, la RSI sta facendo una quotidiana e pesante campagna cercando di sensibilizzare la popolazione a stare a casa e muoversi unicamente per questioni importanti e di prima necessità!

    Riteniamo in particolare che vadano da subito prese le seguenti disposizioni:

    • rinunciare ad ogni trasmissione con presenza di pubblico, concorrenti o ospiti in studio, in particolare tutti giochi come pure Borotalk
    • per trasmissioni più legate all’informazione, Telegiornale, Quotidiano, Patti Chiari, Falò, 60 minuti, Linea diretta ecc. evitare gli ospiti in studio e limitarsi a collegamenti ed interventi esterni ad esempio tramite Skype. Gli stessi programmi dovrebbero limitarsi ai servizi urgenti e indispensabili per informare la popolazione relativamente alla crisi che il paese sta attraversando
    • per trasmissioni culturali quali Il giardino di Albert, Turné, Paganini, Storie ecc. evitare gli ospiti e limitarsi a collegamenti ed interventi esterni ad esempio tramite Skype
    • non programmare ulteriori nuove trasmissioni o registrazioni che possano comportare la presenza di ospiti in studio o richiedano la presenza di più personale tecnico a stretto contatto (in particolare nelle regie, in continuità e nei mezzi esterni)
    • Limitare le lavorazioni e le post-produzioni non indispensabili e urgenti, dando indicazioni chiare ai produttori direttamente interessati
    • verificare e garantire che anche per le produzioni affidate a ditte esterne valgano le stesse disposizione e che il personale, interno o esterno, non sia esposto a rischi

    È un dovere del datore di lavoro proteggere il proprio personale e cercare di evitare ogni possibile contatto così da limitare il rischio di contagio, in modo da garantire il servizio al pubblico, come previsto dalla concessione. Protezione del proprio personale anche dando la possibilità a chi, per comprovate ragioni famigliari ne fa richiesta (per esempio per accudire i figli e/o i genitori) di rimanere a casa anche qualora non vi sia la possibilità di applicare il telelavoro.

    Per riempire gli spazi necessariamente rimasti vuoti dalle trasmissioni soppresse riteniamo sia possibile far capo alle teche televisive e radiofoniche che a nostro giudizio rappresentano un patrimonio di sicuro interesse e di indubbio valore.