Mobbing e molestie sessuali – Giustizia e non insabbiamenti
I casi di mobbing e di molestie sessuali avvenuti alla RTS e diventati di dominio pubblico, perché riportati dalle prime pagine dei quotidiani, hanno giustamente provocato una reazione di condanna da parte della SSR, che intende fare chiarezza su quanto avvenuto affinché situazioni di questo tipo non abbiano più a ripetersi.
I due casi in questione non sono purtroppo che la punta di un iceberg che non tocca solo la RTS, ma che si estende in modo invadente anche alla RSI. I casi di bossing, mobbing e molestie sessuali, sono purtroppo troppo spesso stati banalizzati, oscurati, cancellati e che, altrettanto di frequente, si sono ritorti disgraziatamente contro le vittime, soprattutto quando la denuncia ha coinvolto dei quadri aziendali.
Da vittima a colpevole, spesso emarginata/o, preda di ansie e depressioni per non essere ascoltate/i e tutelate/i, mentre il carnefice scampava alle sue colpe ed era anche promosso.
Ora la SSR, la RTS, ma anche la RSI, hanno l’opportunità e la necessità – diremmo noi come sindacato – di riabilitarsi ridando ascolto e legittimità alle vittime e isolare e punire i colpevoli.
Si tratta di mettere in pratica quello che il direttore generale Gilles Marchand ed il presidente del Consiglio di amministrazione, Jean-Michel Cina, hanno dichiarato pubblicamente, ovvero: la messa in atto di misure appropriate a migliorate le procedure in caso di mobbing e di molestie sessuali e la tutela delle vittime.
Intendimenti questi che, come SSM, facciamo nostri formulando delle proposte operative concrete all’indirizzo della RSI:
- Le direttive SSR sulle molestie sessuali e sul mobbing sono sostituite da un regolamento negoziato e sottoscritto dal sindacato.
- Per definire i contenuti del regolamento viene avviata una trattativa tra le parti alla quale potranno essere delegate delle persone competenti in materia.
- Per l’esecuzione del mandato previsto dal regolamento sarà costituita una commissione paritetica RSI-SSM.
- In questo nuovo regolamento dovrà essere ancorato il principio che le denunce per bossing, mobbing e molestie sessuali saranno affidate, già a partire dalla fase istruttoria, ad un organismo esterno.
Allo scopo di denunciare le situazioni di bossing, mobbing e molestie sessuali, il sindacato SSM, da subito, mette a disposizione delle colleghe e dei colleghi RSI un link dedicato.
Le lavoratrici e i lavoratori sono invitati a segnalare casi di bossing, mobbing e molestie sessuali e permetterci in tal modo di tutelare il personale ed impedire che tali casi vengano insabbiati.