Le aziende moderne e meglio gestite non sono come la RSI
Nell’attuale fase di trattative, alla ricerca di soluzioni alternative alla riduzione dei posti di lavoro previste dal famigerato “Piano R”, la direzione RSI ha negato tenacemente ai rappresentanti del personale le cifre e i documenti necessari per poter formulare proposte fondate e ragionevoli. Ha inoltre accusato spesso il nostro sindacato di voler imporre una “cogestione” dell’azienda.
Evidentemente il management della RSI è antiquato, e non conosce le più moderne tendenze in fatto di conduzione aziendale. Come riporta l’articolo de laRegione mostrato qui sopra (clicca per ingrandire), oggi si punta a sostituire la tradizionale separazione fra dirigenza e maestranze con un approccio di cooperazione. Persino i quadri della Novartis dovranno abituarsi a far sì che il processo decisionale non scorra dall’alto verso il basso, bensì che coinvolga i sottoposti.
Presso la celebre fabbrica di borse Freitag, poi, un punto importante è la trasparenza: tutti i dipendenti hanno accesso ai dati finanziari, un fattore che scongiura l’asimmetria in materia di informazione che domina le normali gerarchie aziendali. E se questo vale per un’azienda privata, a maggior ragione dovrebbe valere per una di servizio pubblico.
Trasparenza, riduzione delle gerarchie e partecipazione alle decisioni. Queste cose il personale, pur senza aver mai seguito corsi di management, le considera da sempre elementi fondamentali di un’azienda moderna. È ora che anche i dirigenti della RSI, sicuramente pagati a sufficienza per permettersi anche qualche corso di aggiornamento, ne prendano atto e si adeguino ai tempi.