Precariato: la strategia dei nuovi manager pubblici 

Le FFS fanno grandi cifre, distribuiscono bonus ai manager e fanno pure gli sconti agli abbonati. Tutto ciò avviene sulla pelle del personale precario che alle ferrovie svizzere, negli ultimi 5 anni ,è addirittura triplicato. E se le FFS facessero proseliti?
Abbiamo raccolto una breve intervista con Manuel Avallone, vicepresidente SEV. Avallone ci svela altri preoccupanti dettagli sul modo con cui le FFS trattano il personale e come si facciano un baffo degli accordi sottoscritti con il sindacato

1.Il Sev è rimasto stupito dalla notizia che le FFS, negli ultimi 5 anni, hanno triplicato il numero degli impiegati interinali o ne eravate già al corrente?

L’aumento del numero degli impieghi interinali è un tema permanente presso le FFS. Nel quadro dei negoziati del CCL 2015 le FFS avevano sottoscritto un accordo secondo il quale gli interinali che avevano lavorato almeno 4 anni anni in azienda, sarebbero stati assunti con un regolare contratto indeterminato. La realtà è che dopo l’accordo, le FFS hanno cominciato immediatamente a stralciare tutti gli interinali che si avvicinavo ai 4 anni di impiego in azienda.
Nel CCL 2019, che entra in vigore il 1 maggio prossimo, abbiamo rinunciato a imporre l’accordo sopramenzionato. Abbiamo però ottenuto un nuovo impegno da parte delle FFS che limiteranno al 4% il tetto massimo di interinali impiegati presso l’azienda. Saremo attentissimi al rispetto di questo impegno.

2.Come si giustificano tali comportamenti da parte di un’azienda di servizio pubblico che usufruisce, oltretutto, di forti sovvenzioni da parte della Confederazione?

Di principio, non siamo contrari al lavoro interinale a condizione che questo serva unicamente per compensare i momenti di punta. Presso le FFS invece, la precarizzazione sta crescendo senza controllo. Questo è un atteggiamento inaccettabile. Non è possibile che i responsabili dell’azienda facciano degli utili sulle spalle dei lavoratori. Tutto ciò non appartiene alla cultura di un’impresa pubblica.

3.Come intende reagire il SEV di fronte a queste derive che vanno ad assommarsi al fatto che i manager FFS si versano salari che superano quelli dei consiglieri federali oltre a sostanziosi bonus?

Noi condanniamo sia i salari eccessivi, sia gli ingiustificati bonus. Tuttavia, la nostra maggiore preoccupazione è quella di migliorare le condizioni salariali e di lavoro degli impiegati. I buoni risultati economici delle FFS dovrebbero essere condivisi con il personale. Purtroppo, sta succedendo esattamente il contrario. Le FFS stanno addirittura pensando di ridurre le indennità per chi svolge lavori pesanti. Nel contempo, i manager si aumentano salari e bonus. Le FFS sono avvisate. Tutto ciò è inamissibile.

4.Un modo simile di gestire le FFS potrebbe fare proseliti anche in altre aziende di servizio pubblico elvetiche?

Le FFS e tutte le aziende pubbliche dovrebbero dare il buon esempio. Purtroppo, la nuova cultura manageriale, con l’aiuto della politica, ha preso sempre più piede. Oggi si vuole gestire il servizio pubblico secondo gli stessi principi dell’impresa privata. E’ importante che il tema della gestione delle imprese di servizio pubblico venga rimesso al centro del dibattito politico.

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