Assemblea straordinaria del 13 ottobre 2015

Le collaboratrici e i collaboratori della RSI riuniti in assemblea martedì 13 ottobre 2015 si oppongono alla annunciata soppressione di 49 posti di lavoro e rifiutano fermamente qualsiasi licenziamento. Contestano un piano di risparmio che tocca unicamente il personale e i programmi e rivendicano trasparenza totale da parte dell’azienda. Ciò permetterà al sindacato di avere una visione chiara della situazione finanziaria per poter così fare delle controproposte di risparmio che preservino gli impieghi e i programmi.

L’atteggiamento della SSR in questo contesto, con la volontà manifesta di operare dei tagli il prima possibile, piegandosi alle pressioni esterne di tipo ideologico, danneggia in primis l’azienda all’interno, creando un clima di insicurezza che demotiva i collaboratori e sicuramente non aiuta a fare “spirito di squadra”, come chiesto dalla Direzione. Danneggia l’azienda anche all’esterno: in un momento in cui il dibattito sul futuro del servizio pubblico radio TV entra nel vivo è un errore strategico annunciare dei tagli all’offerta di programmi.

Il personale della RSI aderisce quindi alla presa di posizione del Comitato nazionale dell’SSM e chiede pertanto:

  • alla Direzione nazionale di ridimensionare l’obiettivo di risparmio imposto dalla decisione del tribunale federale sull’IVA e dall’aumento della quota parte del canone per i privati, facendo capo a una parte del capitale proprio o attraverso un deficit temporaneo per superare questo momento di crisi. Chiede quindi di valutare un altro piano di risparmio sulla base delle controproposte che saranno portate dal sindacato in sede di trattativa, compreso l’impegno del personale di contribuire in modo solidale per evitare licenziamenti.
  • alla Direzione RSI di organizzare al più presto una plenaria per meglio far comprendere a tutti le proprie intenzioni, evitando di limitarsi ai pochi dati comunicati finora.

SSM-sezione di Lugano 13 ottobre 2015