Parità di trattamento di tutti i collaboratori e richiesta di lavoro ridotto

La SSR risponde positivamente a due importanti proposte dell’SSM

La SSR entra nel merito di due importanti proposte dell’SSM legate alla pandemia coronavirus: da un lato la SSR richiede per certi settori il lavoro ridotto, dall’altra la SSR ha deciso di equiparare il personale esterno ed a prestito e quello pagato all’ora al personale interno retribuito con un mensile. La SSR si fa dunque carico delle categorie di personale particolarmente toccatdalla pandemia coronavirus e manda un importante segnale nei confronti del settore dei media che è stato duramente colpito dalle diminuzioni degli introiti pubblicitari.

Affinché la SSR possa svolgere il proprio mandato di servizio pubblico, fa capo anche a personale esterno, personale a prestito, free lance o personale pagato all’ora. Questo personale è attualmente minacciato nella propria esistenza, in quanto molti mandati vengono cancellati, ma la compensazione per queste perdite di guadagno può essere richiesta solo in maniera parziale. Toccato in maniera importante è il personale esterno e a prestito, che perde completamente, per via del lockdown, i propri mandati.

L’SSM ha pertanto chiesto alla SSR, due settimane fa, di non abbandonare al proprio destino questo personale molto fragile. In concreto l’SSM aveva chiesto:

  1. che il personale esterno e quello pagato all’ora venisse trattato come il personale interno pagato mensilmente;
  2.  che la SSR chiedesse il lavoro ridotto per il personale della produzione fortemente toccato.

Su suggerimento dell’SSM la SSR ha inoltre deciso di chiedere il lavoro ridotto per i settori operazioni SRF, RTS e RSI così come per l’Access Service e Service Techonologies SwissTXT. Nel contempo la SSR pagherà, nei settori dove varrà il lavoro ridotto, il 100% dell’attuale salario. L’SSM vede con favore questa decisione della SSR. Per l’SSM era importante che il personale che farà capo al lavoro ridotto non venisse penalizzato nei confronti degli altri colleghi.

Quanto siano importanti queste misure in tempo di crisi lo si può capire dalle molte mail e dalle molte telefonate che ha ricevuto l’SSM da persone che hanno paura per la propria esistenza dato che hanno una situazione salariale instabile.

Decidendosi per la parità di trattamento tra il personale la SSR si assume non solo la responsabilità nei confronti di tutto il personale, ma invia anche un segnale importante al settore dei media che è molto toccato. L’SSM chiede che anche altre aziende del settore dei mass media si adeguino, e che garantiscano integralmente le entrate salariali al proprio personale, indipendentemente dal tipo di contratto.